18 GIUGNO

Intenzione
Pregare per quelli che tradiscono e rinnegano Gesù.
LE GRANDI AMAREZZE DEL CUORE DI GESÙ
Nelle Litanie del Sacro Cuore c'è l'invocazione: «Cuore di Gesù, saturato di
obbrobri, abbiate pietà di noi!»
La Passione di Gesù fu un grande cumulo di umiliazioni e di obbrobri, che
soltanto il Figlio di Dio potè abbracciare e sostenere per amore delle anime.
Basta pensare a qualche scena del Pretorio di Pilato, per intenerirsi sino alle
lacrime.
Gesù, centro dei cuori e dell'universo, splendore del Divin Padre e sua Immagine
Vivente, gaudio eterno della Corte Celeste... vestito da re di burla; una corona
di spine pungenti, che gli ricopre il capo; il volto solcato di Sangue; uno
straccio rosso sulle spalle, significante la porpora reale; una canna in mano,
simbolo dello scettro; le mani legate, come un malfattore; gli occhi bendati!
... Gli insulti e le bestemmie non si possono contare. Sul volto divino si
lanciano sputi e schiaffi. Per maggiore scherno gli si dice: Nazareno, indovina
chi ti ha percosso! ...
Gesù non parla, non reagisce, pare insensibile a tutto... ma il suo
delicatissimo Cuore soffre oltre ogni dire! Coloro per i quali si è fatto Uomo,
ai quali riapre il Paradiso, lo trattano così!
Ma non sempre il mansueto Gesù tace; nel colmo dell'amarezza manifesta il suo
dolore e contemporaneamente l'amore. Si avvicina Giuda per tradirlo; vede
l'infelice Apostolo, che per amore aveva scelto, che aveva ricolmato di
delicatezze;... permette che con il segno dell'amicizia, col bacio, faccia il
tradimento; ma non contenendo più il dolore, esclama: «Amico, per questo sei
qui!... Con un bacio tradisci il Figlio dell'Uomo?...»
Queste parole, uscite dal Cuore di un Dio amareggiato, entrarono come saette nel
cuore di Giuda, il quale non ebbe più pace, finché andò ad impiccarsi.
Fin tanto che gli obbrobri venivano da parte dei nemici, Gesù taceva, ma non
tacque davanti all'ingratitudine di Giuda, un prediletto.
Di quanti insulti il Cuore di Gesù è ricoperto ogni giorno! Quante bestemmie,
scandali, delitti, odii e persecuzioni! Ma ci sono dei dispiaceri che feriscono
il Divin Cuore in modo particolare. Sono le cadute gravi di certe anime pie, di
anime a Lui consacrate, che prese dal laccio di un affetto disordinato e
indebolite da una passione poco mortificata, lasciano l'amicizia di Gesù,
cacciandolo dal loro cuore, e si mettono a servizio di Satana.
Povere anime! Prima frequentavano la Chiesa, si accostavano spesso alla S.
Comunione, nutrivano e confortavano il loro spirito con sante letture... ed ora
non più!
Cinema, danze, spiagge, romanzi, libertà dei sensi!...
Gesù buon Pastore, che va dietro a chi mai l'ha conosciuto ed amato per tirarlo
a sé e dargli un posto nel suo Cuore, che dolore deve provare e che umiliazione
subire nel suo amore vedendo allontanare dal suo servizio anime che in passato
gli sono state carissime! E le vede nella via del male, pietra di scandalo ad
altre!
La corruzione dell'ottimo è pessima. Ordinariamente, chi è stato molto vicino a
Dio e poi se ne allontana, diviene più cattivo degli altri cattivi.
Anime sventurate, avete tradito Gesù come Giuda! Questi lo tradì per trenta
denari e voi per appagare una vile passione, che tante amarezze vi cagiona. Non
imitate Giuda; non disperatevi! Imitate San Pietro, il quale rinnegò il Maestro
per tre volte, ma poi pianse amaramente, dimostrando il suo amore a Gesù col
dare la sua vita per Lui.
Da quanto si è detto, risultano delle conclusioni pratiche.
Prima di tutto, chi ama Gesù, sia forte nelle tentazioni. Quando insorgono
terribilmente le passioni, specialmente l'impurità, si dica: Ed io, dopo tante
proteste di amore a Gesù, dopo tanti benefici ricevuti, avrò l'ardire di tradire
il suo amore e rinnegarlo col darmi al demonio?... Oserò mettermi nel numero di
chi amareggia Gesù? Prima morire, come Santa Maria Goretti, anziché ferire il Cuore
di Gesù!
In secondo luogo, si deve prendere viva parte al dolore che recano a Gesù coloro
che lo tradiscono e rinnegano. Per costoro oggi si preghi e si ripari, affinché
il Sacro Cuore sia consolato ed affinché i traviati si convertano.
Il pozzo
Il Sommo Pontefice Leone XIII disse a D. Bosco in una udienza privata: «Desidero
che sorga in Roma, e precisamente nella zona di Castro Pretorio, un bel tempio
da dedicarsi al Sacro Cuore. Potreste voi prenderne l'impegno?»
«Il desiderio di Vostra Santità è un comando per me. Non domando aiuto
finanziario, ma solo la Paterna Vostra Benedizione.»
Don Bosco, fidando nella Provvidenza, poté costruire un magnifico tempio ove il
Sacro Cuore riceve ogni giorno tanti omaggi. Gesù gradì le fatiche del suo Servo
e fin dall'inizio dei lavori di costruzione gli dimostrò con una celeste visione
il suo compiacimento.
Il 30 aprile del 1882, Don Bosco era nella sacrestia della cappella, presso la
sorgente Chiesa del S. Cuore. Gli apparve Luigi Colle, giovane di preclare
virtù, morto già da tempo a Tolone.
Il Santo, che già parecchie volte se l'era visto apparire, si fermò a
contemplarlo. Vicino a Luigi stava un pozzo, dal quale il giovane cominciò ad
attingere acqua. Ne aveva tirata abbastanza.
Meravigliato, Don Bosco, chiese: «Ma perché tiri su tanta acqua?»
«Attingo per me e per i miei genitori.» «Ma perché in tanta quantità?»
«Non comprende? Non vede che il pozzo raffigura il Sacro Cuore di Gesù? Quanti
più tesori di grazia e di misericordia ne escono, tanti più ve ne rimangono.»
«Come mai, Luigi, ti trovi qui?»
«Sono venuto a farle una visita ed a dirle che io sono felice in Paradiso.»
In questi visione di San Giovanni Bosco il Sacro Cuore è presentato come pozzo
inesauribile di misericordia. Invochiamo oggi con frequenza la divina
misericordia per noi e per le anime più bisognose.

Fioretto
Evitare le piccole mancanze volontarie, che tanto dispiacciono a Gesù.

Giaculatoria
Gesù, ti ringrazio che tante volte mi hai perdonato!