28 GIUGNO

Intenzione
Riparare la trascuratezza dei genitori nell'educare i figli.
APOSTOLI DEL CUORE DI GESU'
Essere devoti del Sacro Cuore è un gran bene, ma esserne apostoli è cosa più
eccellente.
Il devoto si contenta di rendere a Gesù particolari atti di amore e di
riparazione; ma l'apostolo lavora affinché la devozione al Sacro Cuore sia
conosciuta, apprezzata e praticata e mette in atto tutti quei mezzi che un
ardente amore divino suggerisce.
Gesù, per invogliare i suoi devoti a divenire veri apostoli, fece una promessa
meravigliosa, quanto mai bella: «Il nome di coloro che diffonderanno questa
devozione, sarà scritto nel mio Cuore e non ne verrà cancellato mai!».
Essere scritti nel Cuore di Gesù significa essere annoverati tra i prediletti,
tra i predestinati alla gloria del Cielo; significa godere in questa vita delle
carezze di Gesù e dei suoi particolari favori.
Chi non vorrà fare il possibile per conseguire una tale promessa?
Non si pensi che solo i Sacerdoti possano fare l'apostolato della devozione al
Sacro Cuore predicando dal pulpito; ma tutti possono fare apostolato, perché a
tutti è rivolta la promessa.
Si suggeriscono ora i modi opportuni e pratici per fare onorare il Sacro Cuore
da tanti altri.
Qualunque ambiente, qualunque tempo è adatto a quest'apostolato, purché si
sfruttino con prudenza le circostanze che la Provvidenza presenta.
L'autore di questo libro rimase una volta edificato assai dallo zelo di un
povero venditore ambulante. Andava questi in giro a vendere petrolio. Quando
aveva davanti a sé un gruppetto di donne, faceva una parentesi alla vendita e
parlava del Sacro Cuore, esortando a fare la Consacrazione della famiglia. Il
suo dire semplice e disinteressato toccava il cuore di tante popolane e riuscì a
fare attuare molte consacrazioni nei rioni più irreligiosi della città. Forse
ottenne più frutti l'apostolato di questo uomo, anziché la predica di un grande
oratore.
Si fa apostolato tutte le volte che si parla del Sacro Cuore. Si raccontino le
grazie che si sono ottenute per invogliare altri a ricorrere nei bisogni al
Cuore di Gesù. Si diffondano pagelline e libretti del Sacro Cuore. Ci sono anime
apostole, che con sacrifici e risparmi acquistano stampe e poi le regalano. Chi
non potesse fare ciò si presti almeno alla diffusione, appoggiando ed aiutando
l'apostolato degli altri. Si regali la pagellina del Sacro Cuore a chi viene a
fare visita in casa, a coloro che frequentano il laboratorio, agli alunni ed
alle alunne; si accluda nelle lettere; si faccia pervenire lontano, specie a
quelle persone che ne hanno bisogno.
Ogni mese si trovi qualche anima fredda o indifferente e si disponga bellamente
a fare la Comunione del Primo Venerdì. Certe persone hanno bisogno di una parola
persuasiva per avvicinarsi al Cuore di Gesù.
Come sarebbe bello e quale gioia si darebbe al Signore, se ogni anima devota del
Sacro Cuore presentasse ogni Primo Venerdì a Gesù un'altra anima.
È apostolato, come si è detto sopra, far consacrare la famiglia al Cuore di
Gesù. Gli apostoli s'interessino perché tale Consacrazione sia fatta con
solennità in casa propria, nelle famiglie dei parenti e in quelle del vicinato e
si convincano i prossimi sposi a consacrarsi al Sacro Cuore il giorno delle
nozze.
È pure apostolato esortare alla riparazione, specialmente organizzando gruppi di
anime pie, affinché si faccia l'Ora di Guardia, il turno privato dell'Ora Santa;
affinché ci siano molte Comunioni riparatrici nei giorni in cui Gesù è più
offeso; è apostolato sublime trovare «anime ostie», cioè persone che si
consacrano completamente alla riparazione.
Si può anche essere apostoli del Sacro Cuore:
1. Pregando affinché si diffonda nel mondo questa devozione.
2. Offrendo sacrifici, che facciano specialmente gli ammalati, con
l'accettare con rassegnazione le sofferenze, allo scopo che si propaghi nel
mondo la devozione al Sacro Cuore.
Infine, si sfruttino le iniziative, che sono disseminate in questo libretto,
affinché ognuno possa dire: «Il mio nome è scritto nel Cuore di Gesù e non ne
verrà cancellato mai!»
Grazia ottenuta
Una donna era afflittissima. Il marito era andato in America in cerca di lavoro.
Nel primo tempo questi scriveva con regolarità e con affetto verso la famiglia;
poi cessò la corrispondenza.
Da due anni la sposa era preoccupata: «Il marito sarà morto?... Si sarà dato alla
vita libera?...» Tentò di avere qualche notizia, ma invano.
Si rivolse allora al Cuore di Gesù e cominciò le Comunioni dei Primi Venerdì,
supplicando Dio di farle giungere qualche buona notizia.
Finì la serie delle nove Comunioni; nessuna nuova. Trascorsa poco più di una settimana, giunse la lettera del marito. Grande
fu la gioia della sposa, ma più
grande fu la meraviglia quando si accorse che la data della lettera
corrispondeva al giorno, in cui essa aveva fatta l'ultima Comunione.
La donna chiudeva i Nove Primi Venerdì e Gesù quel giorno stesso muoveva lo
sposo a scrivere. Vera grazia del Sacro Cuore, che l'interessata raccontò
commossa all'autore di queste pagine.
Il narrare queste e simili grazie, è un vero apostolato che si compie, perché
così le anime bisognose e afflitte si orientano verso il Cuore di Gesù.

Fioretto
Scegliere un'opera buona da fare ogni venerdì ad onore del Sacro Cuore: o una
preghiera, o un sacrificio, o un atto di carità...

Giaculatoria
Eterno Padre, ti offro tutte le Messe che si sono celebrate e che si
celebreranno, specialmente quelle di oggi!