In
diverse apparizioni alla stessa Santa, Gesù fece le seguente promesse per coloro
che avessero onorato il suo Cuore.
La Santa riporta le promesse di Gesù nelle
sue lettere.
CONDIZIONI
Per rendersi degni della Grande Promessa è necessario:
1.
Accostarsi alla Comunione il primo venerdì di ogni mese, per nove mesi
consecutivi. Quindi chi avesse incominciato le Comunioni e poi per
dimenticanza, malattia, ecc., ne avesse tralasciata anche una sola, deve
incominciare da capo.
2.
La Comunione va fatta bene, cioè in grazia di Dio; quindi, se si è in
peccato mortale, bisogna premettere la confessione.
3.
La disposizione interiore deve essere semplicemente
quella di voler offrire riparazione per le offese al Cuore di Gesù e il
desiderio di godere della sua promessa.
La pia pratica si può iniziare
in qualsiasi mese dell'anno.
MEDITAZIONI PER I PRIMI VENERDÌ
I VENERDÌ
Il pentimento
O Cuore di Gesù, fornace ardente di amore per
tutti gli uomini da Te redenti con la Tua passione e morte di Croce, vengo a
Te per chiederti umilmente perdono di tanti peccati con i quali ho offeso la
Tua Maestà infinita ed ho meritato il castigo della Tua giustizia.
Tu sei pieno di misericordia e per questo vengo a Te, fiducioso di ottenere,
assieme al perdono, tutte le grazie che hai promesso a chi si sarebbe
accostato ai santi sacramenti della Confessione e della Comunione nei primi
venerdì di nove mesi consecutivi.
Mi riconosco vile peccatore, indegno di ogni Tuo favore, e mi umilio davanti
alla Tua infinita bontà, per la quale mi hai sempre cercato e hai
pazientemente aspettato che venissi a Te per godere della Tua infinita
misericordia.
Eccomi ai Tuoi piedi, mio amabile Gesù, per darti tutta l'adorazione e tutto
l'amore di cui sono capace, mentre Ti supplico: "Pietà, mio Dio, pietà di me
secondo la Tua grande misericordia. Nella Tua bontà cancella i miei peccati.
Lavami da tutte le mie colpe. Purificami e sarò mondato, lavami e sarò più
bianco della neve. Se vuoi puoi guarire l'anima mia. Tu puoi tutto, mio
Signore: salvami."
II VENERDÌ
La fede
Eccomi, mio Gesù, nel venerdì del secondo mese, giorno che mi ricorda il
martirio al quale Ti sei sottoposto per riaprirmi le porte del Paradiso e
sottrarmi dalla schiavitù del demonio
Dovrebbe bastare questo pensiero per capire quanto è grande il Tuo amore per
me. Invece sono così tardo di mente e così duro di cuore che ho sempre
stentato a capirti e a risponderti. Tu mi sei vicino e io Ti sento lontano,
perché credo in Te, ma con una fede così debole e così annebbiata da tanta
ignoranza e da tanto attaccamento a me stesso, che non riesco a sentire la
Tua amorevole presenza.
Allora Ti supplico, o mio Gesù: aumenta la mia fede, annienta in me quanto
non piace a Te e mi impedisce di vedere i Tuoi lineamenti di Padre, di
Redentore, di Amico.
Dammi una fede viva che mi faccia attento alla Tua parola e me la faccia
amare come il buon seme che Tu getti nel terreno della mia anima. Nulla
possa turbare la fede che ho in Te: né il dubbio, né la tentazione, né il
peccato, né lo scandalo.
Rendi pura e cristallina la mia fede, senza il peso dei miei interessi
personali, senza i condizionamenti dei problemi della vita. Fa che io creda
solo perché sei Tu che parli. E Tu solo hai parole di vita eterna.
III VENERDÌ
La fiducia
Mio Gesù, vengo a Te per colmare il mio cuore bisognoso di amore, perché
spesso si sente solo. Troppe volte ho avuto fiducia negli uomini e spesso la
mia fiducia è stata tradita. Oggi do a Te la mia fiducia, la do a Te nella
misura più assoluta, perché so che Tu mi porterai sulle Tue braccia, verso
le mete migliori. Tu sei il solo che merita la fiducia dell'uomo: fiducia
piena, totale, perché non sei mai venuto meno alla Tua parola. Tu sei il Dio
fedele, il Creatore che ha disteso i cieli e gettato le fondamenta della
terra. Il mondo dà la vertigine; Tu dai l'amore, la serenità e la pace. Tu
dai la certezza di essere salvati e nel Tuo nome ogni venerdì tante anime
risuscitano alla vita della grazia.
Nel Tuo nome anch'io oggi risuscito nella certezza di essere salvato, perché
Tu lo hai promesso. Con la Tua Grande Promessa hai manifestato la Tua
potenza, ma con la Tua misericordia hai dimostrato l'amore. E chiedi a me
una risposta d'amore.
Eccomi, o Signore, lo Ti rispondo donando a Te ogni mia fiducia, e poiché di
Te mi fido, a Te mi affido, nella certezza che ogni preghiera, ogni
rinuncia, ogni sacrificio, a Te offerto con amore, otterrà da Te il cento
per uno.
IV VENERDÌ
L'umiltà
Mio Gesù, io Ti credo presente nel SS. Sacramento, fonte inestinguibile di
ogni bene. Per il Tuo Corpo che mi doni nella Santa Comunione, fa che io
contempli il Tuo volto nella Patria Celeste. Nell'onda pura del Tuo Sangue
immergimi, o Signore, perché io impari che nel nascondimento, nell'umile
sacrificio di sé, nasce la pace e la gioia dei cuori.
Il mondo è orgoglio, esibizione e violenza. Tu invece insegni l'umiltà che è
servizio, mitezza, comprensione, bontà.
Ti sei fatto mio cibo e mia bevanda con il Sacramento del Tuo Corpo e del
Tuo Sangue. E sei il mio Dio! Mi hai così dimostrato che, per salvarmi
dovevi farti umile, nasconderti, lasciarti annientare. L'Eucaristia è il
Sacramento del Tuo annientamento: chiunque Ti può adorare o calpestare. E
sei Dio! L'insipienza umana è capace di ogni profanazione. E Tu chiami con
amore, aspetti per amore. Umile e nascosto nel Tabernacolo Ti sei fatto il
Dio dell'attesa. Dal profondo del mio nulla Ti chiedo perdono per quando non
ho ascoltato la Tua Voce. Mio Signore, in questo quarto venerdì Ti chiedo il
dono dell'umiltà. E' l'umiltà che salva i rapporti umani, che salva l'unità
delle famiglie, ma soprattutto è l'umiltà che rende veri e costruttivi i
miei rapporti con Te.
Poiché Tu ami gli umili e disprezzi i superbi, fa che io sia umile per poter
essere amato da Te. Fa ch'io sappia imitare l'umile Tua Ancella, la Vergine
Maria, che hai amato per la sua verginità, ma che hai scelto per la sua
umiltà. E' questo il dono che Ti voglio portare oggi: il mio proposito di
essere umile.
V VENERDÌ
La riparazione
Vengo a Te, mio Gesù, con tanti peccati e tanti difetti. Tutto mi hai
perdonato nel sacramento della Confessione, ma io mi sento ancora debitore
di tanto amore di riparazione: amore che cancelli ogni traccia del mio
peccato, prima dentro di me, e poi nella Chiesa, mia madre spirituale, che
ho danneggiato col mio peccato diminuendo in essa l'amore al Tuo Regno. Per
questa riparazione Ti offro il Tuo stesso Corpo immolato e il Tuo sangue
versato per la salvezza di molti.
Anche se molto indegnamente Ti offro, in unione con il Tuo divino
sacrificio, la rinuncia ad ogni soddisfazione illecita, Ti offro ogni
sacrificio richiesto dalla fedeltà ai doveri che ho verso la mia famiglia, i
sacrifici richiesti dal mio lavoro di ogni giorno; Ti offro tutte le mie
sofferenze fisiche e morali, affinché le coscienze intorpidite, le famiglie
malate e sconvolte, i cuori troppo tiepidi ritrovino la via della fede, la
luminosità della speranza, l'ardore fecondo della carità. E Tu, mio Gesù
Eucaristico, vieni a me con il Tuo Santo Spirito, Consolatore Perfetto.
Illumina la mia mente, infiamma il mio cuore, affinché possa amarti con
tutte le mie forze al di sopra di ogni cosa e riparare così i peccati miei e
quelli di tutto il mondo. Concedimi di saperti fare amare anche da tutti i
miei cari, fin che un giorno ci riunirai tutti nel Tuo Regno eterno per
godere della Tua misericordia nella felicità che non ha fine.
VI VENERDÌ
La donazione
Mio Signore Gesù, Ti sei donato a me nella Santa Eucaristia per dimostrarmi
quanto è grande e potente l'Amore Divino.
lo mi voglio donare a Te con fiducia illimitata e senza riserve, perché Tu
veda la sincerità del mio amore. Ma proprio perché il mio amore, pur essendo
sincero, è tanto debole e distratto dalle cose del mondo, desidero offrirti
la mia donazione totale e incondizionata. Confido che Tu, con la Tua grazia,
la renda sempre più vera.
lo credo fermamente in Te, quindi Ti cerco amandoti, e Ti dono tutto il mio
essere e tutte le cose mie insieme con i miei affetti più cari, fino a
costituire con Te una cosa sola, perché la Tua vita pulsi nell'anima mia.
Sono certo che se questo avverrà, Tu sarai la consolazione che nessun altro
può darmi; sarai la mia forza, il mi conforto in ogni giorno della mia vita.
Tu Ti sei donato a me e io mi dono totalmente a Te, perché riesca a capire
quanto è grande il Tuo amore.
Tu in questo giorno mi dai la Tua luce a piene mani, e mi fai comprendere
che per realizzare questa donazione, devo essere umile e forte nella fede.
Per questo ho bisogno del Tuo aiuto, della Tua assistenza, della Tua forza.
È quanto Ti chiedo con tanto amore, perché desidero realizzare la più intima
vicinanza a Te Eucaristico, non solo oggi, ma in tutti i giorni della mia
vita. E Tu, mio Signore, fa in modo che, per questa donazione a Te, io
resista a ogni seduzione delle persone, delle cose, del denaro,
dell'orgoglio, e sia sempre Tuo testimone, cercando sempre il Tuo amore e la
Tua gloria.
VII VENERDÌ
L'abbandono
Troppe volte mi sono confuso agitandomi. Allora ho perso di vista Te, mio
Vero bene, e ho dimenticato i propositi che Ti ho donato nei primi venerdì
precedenti.
Ora Ti chiedo, o mio Gesù, di essere Tu a prenderti cura di me e delle cose
mie. Mi voglio abbandonare completamente in Te, certo che Tu risolverai
tutte le mie situazioni spirituali e materiali.
Voglio chiudere pacificamente gli occhi dell'anima mia, stornare il pensiero
da ogni affanno e da ogni tribolazione e rimettermi a Te, perché Tu solo
operi, dicendoti: pensaci Tu!
Voglio chiudere gli occhi e lasciarmi portare dalla corrente della Tua
grazia sul mare infinito del Tuo amore. Voglio abbandonarmi a Te per
lasciarmi lavorare da Te, che sei l'Onnipotente, con tutta la fiducia del
mio cuore. Solo voglio dirti: pensaci Tu! Non voglio più preoccuparmi di me,
perché sia Tu, che sei Sapienza infinita, a preoccuparti di me, dei miei
cari, del mio futuro. Solo Ti chiedo: mio Signore, pensaci Tu. Voglio
abbandonarmi in Te e riposare in Te, credendo ciecamente alla Tua bontà
infinita, nella certezza che Tu mi addestrerai a compiere il Tuo volere e mi
porterai sulle Tue braccia verso ciò che per me è il vero bene.
Nelle mie necessità spirituali e materiali, tralasciando affanni ed angosce,
sempre Ti dirò come ora Ti dico: Signore mio, pensaci Tu.
VIII VENERDÌ
La preghiera
Devo veramente imparare a pregare. Ho capito che invece di fare la Tua
volontà, ho sempre chiesto a Te di fare la mia. Tu sei venuto per gli
ammalati, ma io, invece di chiedere a Te la Tua cura, Ti ho sempre suggerito
la mia. Ho dimenticato di pregare come Tu ci hai insegnato nel Padre nostro
e ho dimenticato che mi sei Padre pieno d'amore. Sia santificato il Tuo nome
in questa mia necessità. Venga il Tuo regno, anche attraverso questa
situazione, in me e nel mondo. Sia fatta la Tua volontà come in cielo così
in terra, disponendo di questa mia necessità come meglio Ti piace, per la
mia vita temporale ed eterna.
lo credo che Tu sei la bontà infinita, quindi sono certo che Tu intervieni
con tutta la Tua onnipotenza e risolvi le situazioni più chiuse. Se anche il
malanno incalza, non mi agiterò, ma chiuderò gli occhi e con tanta fiducia
Ti dirò: sia fatta la Tua volontà. E sarò certo che interverrai e compirai,
come medico divino, ogni guarigione, anche il miracolo se occorre. Perché
non c'è medicina più potente di un Tuo intervento di amore.
Non confiderò più negli uomini, perché so che è questo che intralcia
l'operare del Tuo amore. La mia preghiera fiduciosa sarà sempre rivolta a
Te, perché in Te credo, in Te spero, Te amo sopra ogni cosa.
IX VENERDÌ
Il proponimento
Son giunto al termine dei Nove Primi Venerdì da Te richiesti per colmarmi
delle grazie previste dalla Tua Grande Promessa. Durante questi nove mesi Tu
mi hai aiutato a crescere nella fede e nella vita di grazia. Il Tuo amore mi
ha attirato a Te e mi ha fatto comprendere quanto hai patito per salvarmi e
quanto è grande il Tuo desiderio di portarmi a salvezza. Tutto l'amore di un
Dio si è riversato su di me, ha illuminato la mia anima, ha rafforzato la
mia volontà e mi ha fatto capire che a nulla serve all'uomo guadagnare anche
tutto il mondo se poi perde la sua anima, perché perduta l'anima è perduto
tutto, salvata l'anima è salvato tutto. Ti ringrazio mio Gesù, di tanti doni
e Ti offro, quale testimonianza della mia gratitudine, il proposito di
accostarmi più spesso ai sacramenti della Confessione e della santa
Comunione con l'adorazione, il rispetto, la devozione e il fervore di cui
posso essere capace.
E Tu continua ad assistermi, o mio Gesù, con il Tuo amore sempre vigile e
sempre misericordioso, perché io impari ad amarti per Te stesso, ancora più
che per i Tuoi benefici. Voglio poterti dire sempre con sincerità: Amore mio
ti voglio tanto bene. E Tu che hai detto: "Io stesso condurrò le mie pecore
al pascolo e io le farò riposare" (Ezechiele 18, 15), conduci anche me,
perché mi nutri del Tuo amore e riposi sempre sul Tuo cuore.
In particolare voglio offrirti in ringraziamento di tutti i tuoi benefici,
il proposito di non lasciare mai la Messa alla domenica e negli altri giorni
festivi, e di insegnare anche ai miei familiari l'osservanza di questo terzo
Comandamento che Tu ci hai dato perché veniamo ad attingere al Tuo amore la
gioia e la serenità che nessun altro può darci.