12 GIUGNO

Intenzione
Riparare l'indifferenza dei cattivi Cristiani verso Gesù Sacramentato.
L'ORA DI GUARDIA
Santa Margherita stava un giorno nel cortiletto, sito dietro l'abside della
Cappella. Era intenta a lavorare, ma il suo cuore era rivolto a Gesù
Sacramentato; soltanto il muro impediva la vista del Tabernacolo. Avrebbe
preferito, se l'ubbidienza glielo avesse permesso, di stare a pregare, anziché
attendere al lavoro. Invidiava santamente la sorte degli Angeli, i quali non
hanno altra occupazione che amare e lodare Dio.
All'improvviso fu rapita in estasi ed ebbe una dolce visione. Le apparve il
Cuore di Gesù, risplendente, consumato nelle fiamme del suo puro amore,
circondato da una grande schiera di Serafini, che cantavano: «Amor trionfa! Amor
delizia! L'amor del Sacro Cuore tutto allieta!»
La Santa guardava, incantata di meraviglia.
I Serafini si volsero verso di lei e le dissero: «Canta con noi ed unisciti a
noi nel lodare questo Divin Cuore!»
Margherita rispose: «Io non oso.» Essi replicarono: «Noi siamo gli Angeli che
onoriamo Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento e siamo venuti qui apposta per
unirci a te e dare al Divin Cuore l'omaggio di amore, di adorazione e di lode.
Noi possiamo fare un patto con te e con tutte le anime: noi terremo il vostro
posto davanti al Santissimo Sacramento, così che voi possiate amarlo senza mai
cessare, per mezzo di noi vostri ambasciatori.» (Vita di S. Margherita).
La Santa accettò di unirsi al coro dei Serafini per lodare il Signore ed i
termini del patto furono scritti a lettere d'oro nel Cuore di Gesù.
Questa visione diede origine ad una pratica, tanto diffusa nel mondo, chiamata «L'Ora di Guardia al Sacro Cuore». Centinaia di migliaia sono le anime, che
vanno orgogliose di chiamarsi e di essere le Guardie del Sacro Cuore. Si sono
formate delle Arciconfraternite, con il proprio periodico, affinché gli ascritti
possano stare uniti nell'ideale della riparazione ed usufruire dei privilegi, di
cui la Santa Chiesa li arricchisce.
In Italia il centro nazionale è a Roma, e precisamente nella Chiesa di San
Camillo, in Via Sallustiana. Quando si vuol costituire un gruppo di Guardie
d'Onore al Sacro Cuore, ci si rivolga al suddetto centro nazionale, per
riceverne le modalità, la pagellina e l'apposita medaglia.
È da augurarsi che in ogni Parrocchia ci sia una buona schiera di Guardie
d'Onore, il cui nome sia scritto ed esposto nell'apposito Quadrante.
L'Ora di Guardia non si confonda con l'Ora Santa. Gioverà una breve istruzione.
Quando si vogliono acquistare le indulgenze, prendere parte al bene che fanno le
altre Guardie d'Onore ed avere il diritto alle Messe di Suffragio, è necessario
iscriversi all'Arciconfraternita nazionale di Roma.
Anche senza l'iscrizione, si può divenire Guardie del Sacro Cuore, ma in forma
privata.
Compito di queste anime è: imitare le pie donne, che sul monte del Calvario
consolavano Gesù pendente dalla Croce, e fare compagnia al Sacro Cuore chiuso
nel Tabernacolo. Il tutto si riduce ad un'ora al giorno. Non vi è nulla di
obbligatorio sul come passare l'Ora di Guardia e non è necessario recarsi in
Chiesa a trascorrere il tempo in preghiera. Il modo di farla è il seguente:
Si sceglie un'ora del giorno, la più adatta al raccoglimento; può anche
cambiarsi, secondo i bisogni, ma è meglio tenere sempre la stessa. Quando scocca
l'ora stabilita, da qualunque posto ci si trovi, conviene andare col pensiero
davanti al Tabernacolo ed unirsi alle adorazioni dei Cori degli Angeli; si
offrono a Gesù in modo speciale le opere di quell'ora. Se è possibile, si reciti
qualche preghiera, si legga un buon libro, si cantino delle lodi a Gesù. Nel
frattempo, si può anche lavorare, conservando però un po' di raccoglimento. Si
evitino le mancanze, anche piccole, e si compia qualche opera buona.
L'Ora di guardia può farsi anche di mezz'ora in mezz'ora; può ripetersi più volte
al giorno; si può compiere in compagnia di altri.
Finita l'ora si recita un Pater, Ave e Gloria, ad onore del Sacro Cuore.
Lo scrivente ricorda con piacere che negli anni giovanili, quando lavorava in
Parrocchia, aveva circa ottocento anime che giornalmente facevano l'Ora di
Guardia e restava edificato dello zelo di certe maestre di taglio e di asilo, le
quali facevano con le sartine e con i bambini l'Ora di Guardia in comune.
La devota pratica, di cui si è parlato, fa parte dell'Apostolato della
Preghiera.
Un militare
Il Cuore di Gesù trova amanti in ogni ceto di persone.
Un giovane aveva lasciata la famiglia per prestare servizio nella vita militare.
I sentimenti religiosi, avuti nell'infanzia, e specialmente la devozione al
Cuore di Gesù, l'accompagnarono nella vita di caserma, con l'edificazione dei
compagni.
Ogni pomeriggio, appena cominciava la sortita, entrava in una Chiesa e li stava
per una buona ora raccolto in preghiera.
La sua presenza devota, assidua, in ore in cui la Chiesa era quasi deserta,
colpi il Parroco, il quale un giorno lo avvicinò e gli disse: «Mi piace e nello stesso tempo mi meraviglia la vostra condotta. Lodo la vostra
buona volontà a stare davanti al SS. Sacramento.»
«Reverendo, se non facessi così, crederei di mancare ad un mio dovere verso
Gesù. Impiego tutta la giornata a servizio di un re della terra e non devo
impiegare almeno un'ora per Gesù, che è il Re dei re? Godo tanto a fare
compagnia al Signore ed è un onore potergli fare un'ora di guardia!»
Quanta sapienza ed amore nel cuore di un militare!

Fioretto
Fare un'Ora di Guardia al Sacro Cuore, possibilmente in compagnia.

Giaculatoria
Amato sia dovunque il Cuore di Gesù!